domenica 3 aprile 2011

L’Italia è un Paese di merda. Eppure io ancora credo.

Questo non è un racconto.
Il lettore perdoni un piccolo sfogo e sappia che anche io mi faccio destinatario di ciò che scrivo.

Oggi sono incazzato.
Anzi è un anno che sono incazzato. Incazzato nero.
E nessuno mi dica che non debbo esserlo. Mi incazzo quanto mi pare e piace.
Sono incazzato per colpa tua. Si tua. Tu che leggi.
Sei un porco di merda , stronzo qualunquista, pagnottista della prim’ora, neofascista improvvisato, finiano malandato, comunista scomunicato, liberista e consumista, faccendiere,sfruttatore, paraculo,mignottocratico di niente, marxista capitalista, berlusconiano col pisello lungo, non votante lamentoso, diciottenne malandato,cassintegrato compiaciuto, operaio diplomatico,cattolico scopatore e pluriammogliato , signorotta del cazzo, vip, nip e finto gay.
La colpa è tua se l’Italia è un paese di merda.
Dove stavi l’altro ieri, e ieri l’altro ancora?
Il cane doveva far pipì, m’aspettava il manicure per il viaggio alle Bhamas ,via Condotti pullulava l’altro dì, Versace ha gli sconti, dove vai tu al mare?, hai visto il nuovo mac? , ci vediamo al bar… com’ogni giorno dalle dieci alle ventitré,perché tu hai pagato? Io gli ho dato qualcosa così, grazie a Silvio io le tasse non le pago, io a sQuola non ci vado,sono troppo stanca … cinque ore al saloon , messinpiega e quattro mesch , come oggi … mai più!
L’altro ieri un ministro, rotto in culo e fascista sedicente , dallo scranno del palazzo urlava , sbraitando , perchè quattro manifestanti gli avevano rotto il cazzo; il governo s’è fermato perché al parlamento si votava la legge del padrone e i signori dell’emiciclo non avevano le pezze per coprire il culo del signore ; giù ,da noi, al meridione c’è  un’isola ch’esplode perché dei cristi con due soldi e quattro stracci cercan l’oro nel deserto, mentre su, da loro, al settentrione, sono pronti con le forche e i roghi per protegger la polenta , la pianura e il nebbione.
Ma tu eri al manicure o con il cane a pisciare , giocavi con il mac e preparavi le vacanze al mare.
Ebbene, io ti giuro, te lo scrivo e lo registro al primo notaio che mi passa sotto il naso,
se tra dieci anni mi ritrovo un ministro neofascista , un nano presidente, un castrista diplomatico, i cassintegrati nelle piazze e ancora i mal riusciti seguaci di Cattaneo …
ti raggiungo alle Bahamas , ti rompo il culo a Via Condotti , brutta vecchia rattrappita che ti credi ancor Bardot , amante di Dalì , nel salotto tappezzato d’una baldracca che si pensa altolocata per quel gusto finto bohemien.
Ti raggiungo fuori al bar , fosse anche a via Caracciolo , dove passi la tua vita con i soldi che non hai , il lavoro non ti piace e ti ripeti  soddisfatto … - i diritti non li ho , nelle piazze io non scendo , a votare non ci vado, tanto lì sò tutti uguali – te lo giuro , lo ripeto , io ti mando in Tunisia, Libia o Bangladesh e al posto del tuo culo flaccido ci metto un immigrato che con gli euri  che ti spendi alle scommesse della Sisal , si fa una vita dignitosa e al suo paese costruisce tre ville , quattro parchi e uno chalet .

L’Italia sta diventando un paese di merda, eppure io tengo ancora qualche idea che rimane sotto il grasso di un sistema ormai fottuto.
Credo nella Carta della Repubblica, nelle idee di Calamandrei  ; credo nelle parole del partigiano diventato presidente, trovo ancora la mia strada in un  articolo che parla del progresso materiale e spirituale della società (ndr. Art 4 Cost).
Se ti permetti di attentare a questa roba sacra ,te lo rigiuro , vengo li e ti spacco il culo.

5 commenti:

  1. Se ne potrebbe fare una canzone...

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  2. Ahahahahahahahah bella stronzo !!!!ti giuro t spacco il culo se nn farai più pezzi così ...un po' rock n F**** roll!!!

    con affetto tuo peppedj

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  3. Si ma parli parli ma alla fine tu sei il primo di quelli di cui parli

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  4. cara lettrice\lettore , mi riferisco all'ultimo, sono solito non commentare le osservazioni, questa volta però devo farlo.
    tu scrivi "Si ma parli parli ma alla fine tu sei il primo di quelli di cui parli", probabilmente non avrà letto le prime righe del brano dove scrivo"Il lettore perdoni un piccolo sfogo e sappia che anche io mi faccio destinatario di ciò che scrivo".

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  5. Mi sei piaciuto quando hai detto "baldracca".

    G.E.

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