mercoledì 8 dicembre 2010

Puttana gloria


Puttana sei Gloria terrena
T’amo e t’adoro come mai adorai,
servitrice d’un appagamento che tal mai non fu.
D’alloro m’adorni il capo , come nettare m’inebri la gola,
allettatrice fai sgorgar rugiade dalla notte scura dell’animo mio.
Meretrice esperta delizi l’uom che da te passa, col fascino tuo di follia lo inebri.
T’attesi tra le mura di Troia, e tu senza pìeta per me fosti Elena e di conflitti foriera per me
vincitore.
 Ma puttana , vai ad altro uomo,
io t’attesi ancora invano ,
al lume della stanza
 tra i fumi dell’ira che sgorgava dall’animo mio offeso
perché tu
fingendoti amante
da me fuggisti,
puttana.
E or che l’ardor più non trema, or che col fascino tuo non mi veneri , or che ad altro amante che fu
per te servetto, chino tra le braccia tue, vieni,
si palesa all’animo mio che in me nascesti e ch’io ti generai e tu mai esistesti
se non come il piacer fuggente dell’uom che alle delizie delle carni tue si affida.
Gloria


N.M.

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