Frammento di una pagina della Moleskine che mi ha assistito in Interrail. Il rimestarsi dei pensieri, agevolato da sciagurate conversazioni, me ne ha suggerito la pubblicazione.
Alle tre di questa notte abbiamo lasciato Amsterdam alla volta di
Parigi.
Sono le 13:00 e siamo al
sesto cambio per la capitale.
Nei miei pensieri si fa sempre più salda la convinzione che tanto
altro da Amsterdam sarebbe potuto venire.
Nel cuore si cristallizza il sentimento di una città incompleta che,
ad ogni passo, tende le braccia a chi passa per essa, sentendosi compiuta a
metà.
Amsterdam esiste per Amsterdam.
Qui, quello che vive fuori dalla mia mente si fonde alle mille
capriole dei cento pensieri, accartocciati e stralunati, che mi navigano il
sangue, quando solo pochi centimetri separano le suole dall’acqua increspata
del canale.
Adesso però ci controllano i biglietti e la lingua dell’inquisitore mi
suggerisce nuove esperienze.
Verso la
Stazione di Amiens,
sei Agosto 2013.