Gli abissi umani sono perlustrabili? Tutti perlustrabili?
Jacques Riviere pensava che così fosse. O almeno così scrisse in un saggio su Dostoevskij.
Non mi intendo di perlustrazioni psicologiche e tantomeno spirituali, di psicologia ci capisco poco o nulla ma quel poco di coscienza critica che la scuola pubblica m’ha dato mi consente di giungere alla conclusione che se Freud si fosse trovato davanti Silvio Berlusconi oggi la psicoanalisi sarebbe un’altra storia.
Non sono un moralista e neppure un bigotto democristiano e tantomeno uno di quelli che chiamano cattocomunisti , penso però che le ultime vicende connesse alle nostrane contingenze ci consentano di asserire che il cesso oramai straborda di merda. Non è certo un’aulica espressione ma rende perfettamente l’idea della misura insuperabile a cui si è giunti .
Il senso dello Stato e del servizio alla Nazione è morto nelle notti di Arcore, la credibilità delle istituzioni è finita travolta dai festini di Palazzo Grazioli. Stuprata da un uomo palesemente incapace di servire il Paese per il Paese bensì evidentemente abile a servirsi del Paese per soddisfare se stesso, i suoi interessi e le , nemmeno tanto velate, pulsioni.
Gli Italiani sono stati truffati, indotti con l’inganno ad eleggere chi s’è finto statista , perchè i servi del Drago hanno nascosto ai più ciò che un tempo a pochi era noto.
Silvio Berlusconi era già nell’Aprile del 2009 un uomo malato, incapace di guidare il Paese.
Ma i Minzolini di allora si prostrarono ai piedi del Sultano , soddisfecero ogni suo volere non per amore degli ideali e del pensiero berlusconiano, beninteso, bensì per servirsi delle libagioni che sarebbero venute, perchè potessero essere foraggiati e saziati.
Ed ecco che a tre anni di distanza l’Italia dei piani alti è un paese di mantenuti. Un puttanaio a cielo aperto. Il paese ha perso ogni vergogna , ogni pudore, persino le ipocrisie non hanno più senso, intendo quelle buone che ci servono per campare meglio.
E’la figa che conta! Quante scopate ti sei fatta con Lui o quello mantenuto da Lui.
Il faccendiere latitante si fa legislatore, predispone leggi costituzionali, consiglia incarichi, parla col Ministro.
Lui è lì a scoparsene una dopo un’altra , otto in una notte, roba da far rabbrividire le migliori porno star, tanto che gli frega. Duemila euro, il cazzo in una figa e si manda avanti il Governo.
Loro sono lì per interesse , anche Lui è lì per quello. Così si tengono per mano , tanto sanno che “simul stabunt simul cadent”, se cade Lui cadono tutti ma se cadono loro cade anche Lui.
Dove è il privato in tutto ciò?
Berlusconi , il Berlusconi Presidente del Consiglio, usa la carica che pro tempore ricopre per servire questa “gioiosa macchina del piacere” che diventa una nuova “gioiosa macchina da guerra” ma con un carburante diverso da quello che avrebbe adottato Occhetto.
Dov’è il privato ? Lo chiedo al lettore arguto.
Il rischio maggiore è la tenuta del Sistema Italia.
Il rischio maggiore è l’assuefazione.
Tutto è diventato una faccenda privata.
“Tutti dobbiamo ringraziare il Presidente perché se siamo qui e mangiamo è grazie a lui” asserisce una delle Vergini. “Lui ci ha sfamati tutti”.
Solo un Paese ai limiti della dittatura può accettare una dimensione tale del vivere associato.
Io non mangio alla mensa di Silvio e non intendo farlo. Non intendo calare le braghe e ( nel totale superamento di ogni ritegno mi si passino espressioni altrimenti non ammissibili) farmi scopare il culo perché possa avere un posto di lavoro.
Mentre voi tornavate nelle vostre case , stanchi del giorno, frustrati dal datore di lavoro , Lui era lì a gestire la cosa pubblica in mezzo alle sue sessantasette invitate a cena , a gestire gli incarichi e i favori al telefono con un faccendiere senza titoli.
Egli ha il dovere di adempiere le funzioni affidategli con DISCIPLINA e ONORE , ai sensi dell’art. 54 della Costituzione. Che fine fanno la Disciplina e l’Onore quando gli affari di Stato diventano vicende private , anzi privatissime e proprio per il loro diventare privatissime ingenerano la confusione tra gestione della cosa pubblica e di quella privata?
Tutto è eccesso e delirio. Tutto finisce in un letto, magari in quello grande col baldacchino, quello che la casta D’Addario scoprì essere un dono dell’amico Putin. Tutto si risolve in un bocchino o un’inculata. Nel bacio bavoso d’un settantacinquenne rattrappito che “a tempo perso”, come ama dire alle sue puttanelle , “fa il Presidente del Consiglio”
Lo stadio ultimo? E’ la sua apoteosi.
Dal primo passo della Deificazione di Silvio.
“Dopo aver assistito al ballo della Minetti adornata come fosse una suora, Egli prese il crocifisso che portava al collo e , dopo che la donna si fu spogliata, glielo mise tra le gambe e disse: che Iddio ti benedica”
Tratto dalla testimonianza di una delle Vergini offertesi al Drago.
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