La scrittura è un esercizio di solitudine, di solitudine estrema , travolgente e selvaggia. Capace di scuotere l'animo ma anche di rapirne l'essenza senza più restituirla al suo legittimo custode.
Luca è un ventenne pieno di rimpianti, uno che con i rimpianti ci mangia ogni giorno , uno che si è rassegnato a una vita noiosa.
Trascorre le giornate chiuso li dentro, nella camera con finestra all'ultimo piano del quarantatré di via Verdi. Non ha altro da fare che scrivere.
Alla sera dopo aver studiato si accovaccia sul letto nell'angolo e scrive , a volte per l'intera notte. Scrive per trovare risposte alle domande che non vuole porsi. Scrive della sua solitudine e dei due o tre amori che gli hanno scompigliato le giornate di qualche anno fa.
Luca si è convinto che la solitudine sia l'esercizio dei forti.Una volta ha scritto che essa è la virtù dei saggi e l'apoteosi di una vita eroica.
Tutte stronzate.
Chi vive solo come Luca è un precario dell'esistenza , uno con le emozioni a tempo determinato , uno che aspetta la sera per sentirsi meno solo perché a quell'ora il resto degli uomini lo è un po' di più.
A volte ha pensato di scappare via come quel ragazzo in cerca dell'Alaska ma sa di non averne la forza e allora si crogiola nel suo limbo.
Non cerca più la salvezza perchè nessuno può salvarlo, è certo che su questa terra ognuno vive concentrato sulla propria esistenza, arrovellato nel proprio microcosmo insolidale e grigio. Eppure gli avevano detto che nessuno si salva da solo.
Verso le tre ruba la solita sigaretta dal pacchetto del padre e la fuma, neppure tanto di nascosto, aggrappato alla balaustra e ogni volta gli viene in mente Ungaretti.
Accade spesso nella nostra vita che finiamo per dimenticare le cause perchè ci lasciamo rapire dagli effetti , i quali sono più comodi e il più delle volte ci assecondano al costo di mentirci.Sono quello che noi vogliamo che siano. Così Luca ha smesso di indagare le cause e ogni giorno interroga solo gli effetti della sua condizione consapevole che non oseranno mai contraddirlo.
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