Non,
je ne regrette rien!
E’
notte a Lione, intorno non vedo che ponti, il Reno ci è compagno e il vino non
è da meno.
Non
rimpiango nulla, nulla di nulla: bastano pochi giorni per capire che questa
Europa è troppo bella e che la nostra gente non cerca che amore.
Una
manciata di mesi fa lo avrei creduto impossibile, eppure sono qua, col mio
computer preistorico sulle gambe, nella mia, nella nostra casa di
Clermont-Ferrand.
Qua
fuori c’è una generazione sfacciatamente gioiosa e dolce, centinaia di ventenni
da ogni pizzo d’Europa in una terra che, ci crediate o no, è tra le più
accoglienti che io abbia mai visitato.
Ognuno
con un’idea, mille idee, sulle cose di questo nostro tempo: un tempo
meraviglioso.
Come
Edith, je repars à zéro!
Riparto
da zero ogni volta che arrivo a Place de Jaude e scopro ogni sera nuove
Americhe, io che pensavo che l’Asia fosse tutto. Incontro davanti alla birra
gelata dello Still infiniti souvenir che si confondono e ci abbracciano e non
esistono buoni motivi per non festeggiarli con un altro brindisi: santé!
Alla
salute! Alla nostra!
Rischiavo
di rimanere lì, incollato a quel tutto che tutto non era. Come m’ha scritto un
amico: non credete a chi vi dice che il coraggio lo ha chi resta; il coraggio
lo anche chi decide di partire, che sia per un mese o una vita, questi ha
accettato una sfida che ai più pare insormontabile: ripartire da zero, ogni
secondo, disarmati o male armati, davanti a una vita scovata quasi per caso
dentro un petto pieno di sentimenti inaspettati e una testa colma di parole
sconosciute.
Posso
urlarlo: no, io non rimpiango nulla!
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