Ma anch'io , se permettete, di quei tempi ero fatto per sprofondare, a ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e buscheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse nulla.
sabato 20 ottobre 2012
Blackout.
E' disperato l'urlo di chi non puo' più scrivere.Perchè muoiono le storie e con esse le parole.
Nulla affiora in superficie e le mani sono ferme.Non trovo più nulla da raccontare.
La penna è impotente e io con lei.
Ed è terribile.
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