Una candela accesa e cento folate di vento.
Si agita, sbraita. Resiste.
Poi la pace.
La luce fende i ponti, le strade brulicano,
la brezza leggera accarezza i vestiti.
È finalmente primavera.
Intorno è quiete, potrei starmene accesa e tranquilla ad illuminare la stanza di sera.
Non è più inverno.
Ma voglio essere un mozzicone di cera che non conosce più fuoco.
Dimenticato tra cartacce d'inchiostro.
Lasciate che si posi la polvere.
Tornerò candela?
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